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M. M. Ciammaichella, A. Galanti, C. Rossi
U.o.d. Medicina I per l’Urgenza
Azienda Ospedaliera S. Giovanni - Addolorata - Roma, Italia
(Dirigente Medico II livello: Dott. G. Cerqua)
THORACIC OUTLET SYNDROME: PRESENTAZIONE DI UN CASO CLINICO KEYWORDS
T.O.S.,TVP
Gli Autori hanno esaminato un caso clinico di T.O.S.
Nell’ambito della Thoracic Outlet Syndrome è compresa la la sindrome dell stretto costo-clavicolare. Consiste in una neuralgia del plesso brachiale associata a disturbi vasomotori nell’arto corrispondente quando le spalle vengono tenute in forzato abbassamento con estensione. In tali condizioni lo spazio ristretto tra la clavicola e la 1° costa viene a restringersi con effetto di compressione sul fascio neurovascolare. Tale sindrome fu descritta da Falconer e Weddell nel 1943 in soldati sottoposti al carico dello zaino. Agli atteggiamenti forzati che restringono la spazio costoclavicolare viene attribuito un ruolo importante nella patogenesi della flebotrombosi da sforzo della vena succlavia come nel caso di un turista che a seguito di uno sforzo prolungato (trascinamento di bagagli) è giunto alla nostra osservazione per turgore dell’arto superiore dx.
Presentiamo un caso clinico di un uomo di 45 anni che da 2 giorni presentava turgore dell’arto superiore dx. Alla raccolta anamnestica non si evidenziavano patologie degne di nota. All’esame obiettivo si osservava cute calda, asciutta. Il reperto obiettivo toracico non evidenziava rumori patologici.La PA era di 140/80 mmHg. La FC era di 80/m. L’addome era piano trattabile non dolente né dolorabile. Non si apprezzavano tumefazioni pulsanti addominali. La peristalsi era presente e valida. I polsi periferici erano presenti, validi, simmetrici. All’esame neurologico non si evidenziavano deficit di lato o segni di meningismo. La TC era di 36°C. Si apprezzava turgore dell’ arto superiore dx con termotatto caldo. Il test di Adson era negativo. La manovra del soldato risultava positiva a dx In corso di ricovero il paziente effettuava:
FOTO 1: Trombo ipoecogeno recente a carico della succlavia dx Il paziente viene sottoposto a trattamento fibrinolitico (250.000 UI urochinasi in bolo seguite da infusione di 200.000/h/24 h), eparina sodica (25.000 UI in 500 SF vel. 21 ml/h), cortisonici, antibioticoterapia EV, acenocumarina.
Il caso da noi presentato di flebotrombosi della vena ascellare in paziente con sindrome dello stretto costo-clavicolare è pertanto da mettere in relazione allo sforzo prodotto dal paziente in assenza di segni ematochimici attestanti una predisposizione trombofilica o un interessamento di tipo paraneoplastico.
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